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Voto elettronico

La possibilità di votare elettronicamente facilita l’esercizio dei diritti politici delle Svizzere e degli Svizzeri all’estero. Per questi nostri concittadini e nostre concittadine è spesso difficile esercitare il diritto di voto da un altro Paese.

Dal 1° luglio 1992, le Svizzere e gli Svizzeri all’estero possono votare per corrispondenza a livello federale. Tuttavia, a seconda del luogo in cui vivono, la consegna per posta dei documenti può subire forti ritardi, non permettendo quindi alle elettrici e agli elettori di restituirli in tempo per lo spoglio. In alcuni casi non li ricevono neppure. Il voto elettronico rappresenta pertanto un canale di voto importante per gli oltre 788’000 cittadini e cittadine svizzeri all’estero. Spesso è l’unico modo per partecipare a una votazione o a un’elezione. L’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE), SwissCommunity, chiede pertanto da anni che le Svizzere e gli Svizzeri all’estero possano votare per via elettronica (voto elettronico).

Primi progetti pilota di voto elettronico

Nel 2002, il voto elettronico è stato introdotto, nell’ambito di relativi progetti pilota, per la prima volta in tre Cantoni. Da allora sono stati effettuati oltre 300 tentativi in 15 Cantoni diversi. Le valutazioni hanno dimostrato che fino a due terzi delle elettrici e degli elettori votano sin dall’inizio per via elettronica se ne hanno la possibilità.

I vari sistemi sono tuttavia stati accantonati uno dopo l’altro. Nel 2015, l’uso del sistema del “Consortium Vote électronique” non è stato approvato dal Consiglio federale in quanto era stata rilevata una lacuna a livello di protezione della segretezza del voto. Quattro anni dopo sono stati abbandonati anche i due sistemi rimanenti: il sistema della Posta presentava carenze nella sicurezza e quello ideato dal Cantone di Ginevra non è stato più sviluppato per motivi finanziari.

Nuove basi giuridiche e verifiche per una maggiore sicurezza

Dopo la rinuncia, nel 2019, ai sistemi del Cantone di Ginevra e della Posta non era più rimasto disponibile alcun sistema di voto elettronico. La Confederazione ha tuttavia fatto tesoro degli errori commessi e ha lanciato il 21 dicembre 2020 la riorganizzazione della fase sperimentale. I Cantoni potranno di nuovo effettuare prove limitate di voto elettronico, impiegando sistemi completamente verificabili. La sicurezza del voto elettronico sarà garantita da norme di sicurezza più dettagliate, prescrizioni più severe in materia di trasparenza, una collaborazione più stretta con esperti ed esperte indipendenti e da una verifica efficace effettuata su mandato della Confederazione. L’adeguamento delle basi giuridiche è stato sottoposto, nel corso del 2021, a una procedura di consultazione in relazione alla quale SwissCommunity ha espresso il proprio parere.

Il 5 luglio 2021, la Cancelleria federale ha inoltre avviato la verifica indipendente del sistema di voto elettronico della Posta, affidandola a specialisti e specialiste del mondo scientifico e industriale. La verifica ha avuto come oggetto quattro ambiti: il protocollo crittografico del sistema, il software utilizzato, l’infrastruttura e l’esercizio presso la Posta nonché un test d’intrusione al quale il sistema è stato sottoposto.

I primi risultati sono stati pubblicati il 20 aprile 2022 dalla Cancelleria federale. Mostrano che, dal 2019, il sistema di voto elettronico della Posta è stato migliorato, ma evidenziano allo stesso tempo la necessità di ulteriori ottimizzazioni in relazione al protocollo crittografico o alla verificabilità nel rispetto della segretezza del voto. Dopo l’attuazione delle misure di miglioramento da parte della Posta, il sistema sarà nuovamente sottoposto alla verifica di un organo indipendente. L’adempimento dei requisiti di sicurezza definiti nelle nuove basi giuridiche riguardanti l’utilizzo dei sistemi di voto elettronico è fondamentale. Il sistema sarà nuovamente lanciato all’inizio del 2023 una volta eliminate le carenze di sicurezza individuate.

Il 25 maggio 2022, il Consiglio federale ha messo in vigore la revisione parziale dell’Ordinanza sui diritti politici (ODP). Contemporaneamente è entrata in vigore anche la revisione totale dell’Ordinanza della CaF concernente il voto elettronico (OVE). Le nuove basi giuridiche sono valide a partire dal 1° luglio 2022 e consentono nuovamente ai Cantoni di proporre il voto elettronico in ambito sperimentale.

I Cantoni sono responsabili dello svolgimento degli scrutini. Non appena i rapporti finali della verifica indipendente sul sistema di voto elettronico della Posta saranno disponibili, i Cantoni potranno richiedere al Consiglio federale un’autorizzazione di principio per l’impiego del sistema di voto elettronico in sede di scrutini federali. SwissCommunity si augura che saranno numerosi i Cantoni ad approfittare di questa possibilità.

Da alcuni anni l’OSE si adopera attraverso varie misure per introdurre il voto elettronico a favore dei cittadini e delle cittadine svizzeri all’estero. Nel 2018, SwissCommunity ha presentato anche una petizione e appoggia continuamente le iniziative parlamentari in tal senso.

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